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FABIO LASTRUCCI nasce a Napoli nel 1962. Come scultore ha lavorato più di un ventennio per le principali reti televisive nazionali, il teatro lirico e di prosa, mentre attualmente si occupa di arti figurative con il fratello Paolo nel progetto artistico Nuages. Morbidi approdi. Nel campo dell’illustrazione, esordisce nel 1987 con l’albo a fumetti La guerra di Martìn, su testi del drammaturgo Francesco Silvestri. Suoi lavori a fumetti sono presenti anche in alcune riviste americane (Perihelion Sf, Typehouse, The Tishman Review, Metaphorosis, Bards and Sages.). Come autore di testi teatrali ha messo in scena lo spettacolo Racconti Salati (con Fioravante Rea e Fulvio Fiori). In qualità di saggista ha pubblicato I territori del fantastico (Edizioni Scudo, 2015), Fantacomics (Delos Digital, 2015) e Com’era weird la mia valle, in collaborazione con Vincenzo Barone Lumaga (Milena Edizioni, 2018), primo saggio italiano esplicitamente dedicato alla letteratura weird. Ha pubblicato numerosi racconti che spaziano tra i più disparati generi, tra cui Precariopoli. Come trovare lavoro a Napoli mentre cerchi di svignartela senza pagare il conto (Milena Edizioni, 2014) e La pelle del Re (Delos Digital, 2018), commedia macabra con protagonista Stephen King. Del 2014 è il romanzo horror L’estate segreta di Babe Hardy (Dunwich Edizioni), seguito nel 2015 dalla saga fantasy Il ritorno dell’Arcivento (Milena Edizioni). Del 2016 è invece la raccolta di racconti fantascientifici Da zero a infinito (CS_Libri). In campo internazionale è tra gli autori delle antologie Malpertuis IX (Malpertuis Editions, Francia, 2018) ed Extravagancias (La Nueve Musas, Spagna, 2019) e collabora con la rivista sudamericana Teoria Omicron. Con il racconto “I colori sbagliati” ha vinto la VI edizione del Premio Hypnos.
Racconto --> "I colori sbagliati", in Strane Visioni 2.